mercoledì 28 marzo 2012

FRATELLI









I fratelli non ce li scegliamo.
I fratelli ci capitano e ce li dobbiamo tenere così come sono, per tutta la vita.

Io sono stata fortunata.
Il mio fratellone minore è 4 anni più piccolo di me.
Caratterialmente opposti ma simili, abbiamo sempre condiviso tutto, dai giochi da bambini, alle problematiche da universitari, alla squadra del cuore.
Oggi siamo tutti e due grandicelli e viviamo ancora sotto lo stesso tetto, ma per fortuna ognuno nella propria camera, con la sua privacy.

E anche se lui è più "sfaticato" di me nello studio, e passa ore al computer a giocare agli sparatutto,
e si appassiona alle cose più assurde come il softair, e fa sempre ritardo, 
e spende e spande su ebay con traffici di merce che va e viene da casa con Bartolini o DHL  (dove li trovi i soldi per tutto questo è davvero un mistero),
e non riesce a portare mai un progetto fino alla fine,
e dice che farà questo, quello e quell'altro ancora che puntualmente non farà,
e ha la passione per Al Pacino del quale conosce tutta la filmografia,
e ha un forte senso della famiglia.....

Insomma, anche se lui è tutto questo, ogni giorno da un quarto di secolo a questa parte, lui è una delle persone che amo di più e di cui sento la mancanza quando non c'è, nonostante la sua presenza sia spesso silenziosa, tanto da farci chiedere "Ma S. c'è o è uscito???"


giovedì 22 marzo 2012

Non è mai troppo tardi

Non è mai troppo tardi per un sacco di cose.
Per me non è maio troppo tardi per riaprire i libri di matematica O.o

Non sono più una studentessa da un pò e la matematica non mi è mai piaciuta.
Nella mia libreria libri con numeri non esistono.
La facoltà che ho frequentato l'ho scelta anche perchè nel programma di studi non apparivano materie come matematica, fisica, chimica. A dir il vero apparivano, ma in maniera camuffata.
Tutto ciò è ancora più ironico quando sai di avere una mamma super prof di matematica e scienze.
Niente. Nonostante questo il grafico dei miei voti in  queste materie era come un elettrocardiogramma piatto: 5, da settembre a giugno.

E adesso succede che dei cari amici proprietari di una graziosa agenzia di servizi turistici si sposano e mi hanno passato le consegne per i giorni che mancheranno.
Il pacchetto completo comprende: gestione dell'agenzia 5/6 giorni su 7 e, dulcis in fundo, gestione di 9 ragazzini che fanno il doposcuola con loro.
Niente di male per carità, anzi in questo modo avrò qualcosa da fare per una quindicina di giorni. Ma le ripetizioni e il doposcuola.... Io sono negata.
Presa dall'ansia ho chiesto a mia madre di farmi da docente privata per recuperare il programma di matematica/geometria delle scuole medie.
Ora considerate che manca circa un mese allo START e io sono alle frazioni....





Già immagino la mia faccia di fronte a equazioni, monomi, e quant'altro.

La vedo dura. Molto dura.

sabato 17 marzo 2012

Magnifico Ozpetek

Avere il cinema sotto casa, con carissima amica che lavora alla biglietteria, è una delle tante sciccherie di cui posso usufruire da quando vivo in centro.

Per la serie "venerdì al cinema" ieri sera abbiamo visto il film Magnifica Presenza di Ferzan Ozpetek.


Adoro questo regista e tutti i suoi film, ricchi per attori protagonisti e non, trame coinvolgenti e misteriose, poesia.
Anche questa volta Ferzan non si smentisce.
Da Elio Germano alla grandiosa Margherita Buy, Beppe Fiorello  e tutti gli altri rendono questo film davvero piacevole. Immancabile la vena poetica, la musica che rimanda ad atmosfere e culture  lontane, e ovviamente la passione per la cucina.
In mezzo a tante spy-story, action-movie e commedie dalle tematiche trite e ritrite, Ferzan Ozpetek riesce ancora una volta ad aincantare il pubblico, anche il più ostile (il mio amour).




venerdì 16 marzo 2012

Pour parler

Quanto può essere fastidiosa una persona?
Quanto riuscireste a resistere alle sue sottili provocazioni?
Conoscete persone capaci di far uscire la parte peggiore di voi???
Io ho appena scoperto di conoscerne una.  Sto scoprendo che più passa il tempo, più il limite di sopportazione si restringe.
Manca poco. Sta per uscire la Lisbeth Salander che è in me. (n.d.p. per chi non lo sapesse Lisbeth Salander è l'eroina vendicativa buona della trilogia svedese Millenium di Stieg Larsson).
Sto per scrivere cose cattive probabilmente, ma ormai quando penso a lei mi viene spontaneo!Le zanzare sono niente in confronto, e sono anche debellabili. Lei no. Lei è onnipresente. Lei soffre di protagonismo. Tutto questo lo si percepisce benissimo dal maledettissimo Facebook e da chi l'ha inventato. Fermo restando che si tratta di un social, di una cosa assolutamente pubblica, dove ognuno può scrivere, pubblicare, taggare ciò che gli pare, non è possibile che io non faccia in tempo a commentare qualcosa che subito ci deve essere lei a sottolineare, a farti passare per la stronza della situazione. La suddetta ci era già andata giù pesante, aveva ammesso il tutto (senza avanzare la minima scusa), e sembrava aver capito. Sembrava, appunto. Sono passati pochi mesi ed eccoci qua, lei è di nuovo all'attacco. Cosa fare??? Sferrare l'attacco su facebook o mantenere la calma (ormai quasi inesistente) e far finta di niente, mostrandosi superiori????


lunedì 12 marzo 2012

Pillole....o supposte???

Non possiamo mai giudicare le vite degli altri, perché ogni persona conosce solo il suo dolore e le sue rinunce. Una cosa è sentire di essere sul giusto cammino, ma un'altra è pensare che il tuo sia l'unico cammino.  (Paulo Coelho)
 Oggi nasce questo nuovo spazio dedicato a citazioni, frasi celebri, aforismi  che man mano cattureranno la mia attenzione, un pò perchè sono pensieri che condivido, un pò perchè rimandano ad esperienze vissute.
Il titolo vuole essere provocatorio, perchè poi ognuno di noi è libero di interpretare queste frasi come meglio crede. INDI... sbizzarritevi!!!

domenica 11 marzo 2012

Somewhere...

Da quando ho cominciato a frequentare la blog-sfera mi sono resa conto del fatto che tutti i blog che ho scoperto e che tutt'oggi seguo parlano di donne che si sono trovate di fronte a scelte importanti, scelte che avrebbero cambiato la loro vita.
Nella maggior parte dei casi si tratta di lavoro. Ogni volta che leggo i loro post rimango affascinata dal loro coraggio, dalla loro forza, dalla loro propensione al cambiamento.
Non importa a quanti km da casa si trovino o a cosa hanno dovuto rinunciare, i loro post sono sempre molto positivi e talvolta anche ironici.
Quanto ammiro queste donne! Quanto vorrei essere come loro.
Prendere la valigia e partire.



Partire per il meglio, per prendere finalmente una decisione che riguardi me e basta.
Prendere finalmente il largo e lasciare la mia amata Terra, che ancora mi tiene stretta a sè e alla quale mi sento strettamente legata, manco fosse mia madre!
In realtà so che quello che più mi fa paura è l'ignoto. Il senso di incertezza assoluta mi inquieta. Sono troppo quadrata, troppo abitudinaria.

Qui ormai ho perso gli stimoli che avevo prima. In quest'ultimo anno in particolar modo.
E allora dovrebbe essere più semplice, ma così non è. Penso che ancora una volta il rapporto con il mio amour verrebbe messo alla prova, con nuovi sacrifici e nuovi scenari da affrontare...

 E allora ci ripenso e spero in una botta di fortuna che ancora non arriva.




domenica 4 marzo 2012

Sapore di mare

Bari, domenica 4 marzo 2012
Condizioni meteo:  14°C, sereno.
Primavera meteorologica.
Destinazione: Savelletri (BR)

Una giornata che si prospetta splendida, ideale per assaggiare in tutti i sensi la primavera.
Ed eccola qua la nostra primavera: i RICCI :)


Il tutto servito rigorosamente in riva al mare, in caratteristiche baracche allestite alla bene e meglio.  Tavolini spartani con tovaglie di carta, all'aperto, per meglio godere del calore del sole e del profumo del mare.


Che dire, sicuramente il mio habitat naturale!
Il mare e lo iodio (insieme al buon cibo che da essi deriva), hanno su di me poteri indescrivibili. 

Calma. Serenità. Pace.

Al caldo di un pomeriggio di inizio marzo, stesa sulla spiaggetta, mi lascio trasportare dal leggero suono delle onde che dolcemente accarezzano il bagnasciuga.

Calma. Serenità. Pace.

Nelle sfumature del mio mare, del mio cielo, della mia terra, ritrovo me stessa e le sensazioni che si susseguono sono impagabili.

Il mare è la mia cura. Il mare è la mia casa.


giovedì 1 marzo 2012

Leggere, che passione!

    
Da quando ho più tempo libero a disposizione, non faccio altro che leggere.
Questo è uno dei pochi aspetti positivi di quando si è alla disperata ricerca di un lavoro che proprio non sembra voler arrivare.
Non faccio in tempo a finire un libro che subito ne cerco un altro da divorare. Thriller, romanzi e chi più ne ha più ne metta. 
E se dovesse malauguratamente capitare di non avere una nuova storia tra le mani...
 ...PANICO!!! 
Sono diventata una lettrice accanita. Sarà mica una malattia??? Anche se lo fosse, è una malattia davvero particolare.
In meno di due mesi ho fatto fuori 3 libri, e ora sono già sul quarto.
Tra quelli già consumati ce n'è uno che, nonostante la sua brevità, mi ha  molto colpita.E' la storia di una famiglia siciliana narrata dalla penna della mamma di Gianrico Carofiglio: Enza Buono.





Le pagine di questo piccolo libricino, non solo descrivono il coraggio, la determinazione e l'autonomia di donne sicule avanti coi tempi, ma anche i profumi e i colori di una terra da sempre ricca di contrasti.
La stessa terra che diede i natali ai miei nonni materni e che per anni mi ha accolto nelle sue lunghe estati calde.
Sono tornata indietro nel tempo. Ho anche trovato molte somiglianze con la vita dei miei nonni i quali, ormai a Bari da anni, non hanno perso il loro meraviglioso dialetto (che continuano a parlare con mia madre e mia zia) e le loro tradizioni, come quella della preparazione dell'acqua e limone (una bevanda miracolosa, un vero toccasana!).
Ed è così che l'inebriante odore del gelsomino descritto dalla signora Buono, il colore del cielo, e le traversate in traghetto sullo stretto, mi rimandano agli odori, ai sapori e ai colori di quelle estati spensierate in una terra che ho sempre considerato come la mia seconda patria.

 Teatro greco, Taormina



"...sono sempre vissuta in Puglia, e non so quali siano la mia terra e il mio cielo, ma sono convinta che le radici di ciascuno di noi sono una scelta: per quali misteriosi capricci del caso un individuo è il risultato di incontri improvvisi, di coincidenze fatali, di impensabili occasioni? "




"... sentivo di amare tutte le piccole cose quotidiane che la vita può offrirci, il colore del tempo, le passeggiate, le chiacchiere, le amicizie. Passeggiavo tranquilla e gustavo il sapore familiare dell'aria, salutavo gli antichi palazzi che mi venivano incontro e mi riconoscevano, m'inchinavo d'inanzi alla facciata solenne della chiesa matrice, scendevo gaiamente le scale che disegnavano una scenografia incantevole in cui mi sentivo chiusa per sempre, come per magia."




"...perché è vero che la libertà della donna comincia dalla sua indipendenza economica, ma non finisce con essa. Da quella bisogna partire per costruire la propria personalità, liberamente, senza sforzarsi di aderire a un cliché, ma cercando semplicemente di ritrovare ed essere se stesse."
( E. Buono, Quella mattina a Noto)